Impressioni sul mio primo volo post lockdown

Vi voglio raccontare la mia esperienza nel primo volo post lockdown.
Dico post lockdown e non post Covid-19, concetto molto diverso ma che, ho notato, non chiaro a tutti.
Crederanno forse che essere imprudenti significhi essere coraggiosi? Per me è da incoscienti.
Il virus non è scomparso, esiste ancora il rischio di contagio quindi, credo che ognuno di noi abbia diritto di viaggiare in sicurezza, nel rispetto delle disposizioni e delle norme igieniche.

Sbaglio forse?

Volo maiorca

Siamo a metà luglio e decido di fare il mio primo viaggio post lockdown: acquisto un biglietto latto finestrino, ingresso prioritario, fast-track – perché non si sa mai la coda per via dei controlli… prenoto il parcheggio e via, mi presento all’aeroporto di Milano Orio al Serio con due ore di anticipo, gel disinfettante a portata di mano, naso e bocca coperti da una mascherina KN95.

Mi avvio verso l’ingresso dedicato al fast-track, acquistato precedentemente e ho la mia prima sorpresa: è chiuso! Busso ma non ho risposta. Mi affaccio all’ingresso “normale” e chiamo un addetto per chiedergli di aprirmi la porta. Lui, scocciato, mi risponde che il fast-track è chiuso e che devo fare il percorso a serpentina come tutti gli altri… tanto c’è poca gente – aggiunge.

Sono già furiosa ma siccome non voglio rovinarmi la vacanza, faccio spallucce e obbedisco. Mi metto in coda per i controlli di sicurezza, cercando inutilmente di mantenere la distanza dagli altri passeggeri.

Nell’area dei gate è tutto pulito e posti a sedere dove ci si può accomodare sono dovutamente segnalati, perfetto direi ma, appena arrivano le due hostess ecco che si accalcano in coda come se temessero di perdere l’aereo. Un signor fa notare alla coppia dietro di lui che gli stano togliendo lo spazio vitale, questi si scusano facendo un passo indietro. Personalmente rimango seduta, insieme ad altri passeggeri sconcertati come me, in attesa che l’afflusso diminuisca.

Arrivo all’aereo e ho un’altra sorpresa:  il mio sedile è pieno di briciole e pezzi di pattatine! Ma non avrebbero dovuto igienizzare e sanificare l’aeromobile?

Il viaggio – per fortuna di appena un’ora e mezza – trascorre con le hostess che continuamente chiedono ai passeggeri di indossare la mascherina, e io che mi trattengo di sferrare una gomitata alla signora che mi siede accanto e che mi si allunga continuamente davanti per scattare foto dal “mio” finestrino, con la mascherina abbassata sotto il naso.

Questo viaggio mi ha fatto riflettere su quanta mancanza di rispetto ci sia. Indossare una mascherina nel modo giusto, mantenere una certa distanza dall’altro, rispettare le disposizioni e le norme igieniche che conosciamo tutti ormai da mesi, è soprattutto un atto di rispetto verso il prossimo.

Fattemi sapere la vostra opinione e le vostre esperienza riguardo il primo volo post lockdown . Scrivetemi qui sotto nei commenti o se preferite fattelo privatamente nella pagina Contact

A presto,
Monica

Share this Post

20 commenti su “Impressioni sul mio primo volo post lockdown”

  1. Eh sì, sono d’accordo con te su tutto. per quanto ognuno possa avere la propria idea sul virus (e ne sto sentendo davvero tantissime, tra complottismi ed improvvisati esperti) la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri. Mi spiace che il primo viaggio post lockdown sia iniziato facendoti il fegato amaro!!

    Rispondi
    • Ciao Nicoletta, hai proprio afferrato il punto: la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri! esattamente

      Rispondi
    • Ma sai che anch’io? Ho preso l’aereo la prima volta avevo 1 mese!
      Viaggiare in aereo ha indubbiamente il vantaggio di accorciare le distanza e attualmente è diventato anche il modo più economico, ma i viaggi che preferisco sono in treno.

      Rispondi
  2. Non posso non essere d’accordo con te, c’è una totale maleducazione verso gli altri. Io non amo la mascherina e spesso la tengo sotto il naso ma non appena incrocio una persona, possono essere anche 5 metri, la tiro su. Non bisogna essere allarmisti ma il virus esiste e, soprattutto, non sappiamo se chi abbiamo di fronte è una persona a rischio. Noi magari siamo belli in forma ma l’altro magari ha qualche patologia.

    Rispondi
  3. Mi dispiace che il tuo primo volo sia stato così problematico. Molte persone non si rendono conto che queste misure sono per la nostra sicurezza.

    Rispondi
  4. Dalla fine del Lockdow non ho ancora preso l’aereo, anche perche’ quest’ano abbiamo deciso niente vacanze per via del virus ancora presente. Viaggiare in aereo mi piace, non so mi da una certa idea di liberta’.

    Rispondi
  5. Io non andrò in vacanza giusto per evitare, non solo le possibilità di contagio, ma le arrabbiature a causa della maleducazione della gente. Si sta abbassando troppo la guardia e i risultati si vedono purtroppo

    Rispondi
  6. Ho evitato di viaggiare subito dopo la pandemia e per tutto il periodo estivo annesso proprio per questo. Preferisco aspettare settembre e comportarmi di conseguenza se le cose cambieranno. Però non cambia il presupposto che la gente non impari mai nulla, soprattutto il rispetto per gli altri!!

    Rispondi
  7. Guarda ti capisco sarei stata furiosa anche io la mancanza di rispetto delle regole soprattutto ora mi manda in bestia!

    Rispondi
  8. Ho evitato di viaggiare subito allo sblocco del COVID, il primo aereo lo prenderò quando scenderò giù in Puglia, ammetto che sono leggermente ansiosa.

    Rispondi
  9. Concordo con te, ci sono pochi controlli o addirittura nessuno e questo fa capire quanto sia stato preso sottogamba questo problema fin da subito. Con le dovute precauzioni non staremmo a questo punto

    Rispondi
  10. questo è uno dei tanti motivi per i quali noi abbiamo deciso di non viaggiare quest’anno … purtroppo si sono fatte tante parole ma alla fine chi mette davvero in pratica tutte le norme per la sicurezza anti covid sono davvero pochi

    Rispondi
  11. Hai ragione e la colpa è da attribuire a tanti fattori. Prima ci han detto che in Italia non c’erano problemi poi ci hanno imposto la dittatura sanitaria. Se siamo un popolo di mezzi analfabeti, e lo vedi dalle interviste che fanno alla gente che non sa le nozioni più elementari, è normale che l’ignoranza produca questo effetto. Quindi non mi aspetto comportamenti civili, perché il senso civico non esiste. Detto questo non ho viaggiato in aereo perché mi hanno cancellato un volo a luglio e spostato il ritorno in orari notturni di un altro volo in agosto, altrimenti avrei viaggiato in aereo. Ora non so quando riprenderò un aereo, non per paura del covid ma perché non voglio partire e trovarmi poi delle limitazioni. Però nel tuo caso la responsabilità di far rispettare le regole è del personale dell’aeroporto e di quello in volo.

    Rispondi
  12. Non ho ancora viaggiato dopo la fine del lockdown e, sinceramente sono un po’ sconcertata. Non è il primo racconto che sento sulla enorme mancanza di rispetto di coloro “che vogliono viaggiare nel mondo ma non sanno stare al mondo”!
    Le calche non le ho mai sopportate, neanche prima di questo tragico cambio di modalità. Il tuo racconto rispecchia le mie previsioni, purtroppo… Sero che ciononostante, la tua vacanza sia andata bene e che tu ti sia ugualmente tanto divertita!
    Un abbraccio
    lety

    Rispondi

Lascia un commento