Come scrivere un diario di viaggio quando viaggi da sola

La penna scivola piano sul foglio, mentre il sole scompare dietro una fila di tetti infuocati.
Ho fatto un mare di foto tutto il giorno, anche di questo splendido tramonto, ma l’emozione che provo ora… nessuna foto riuscirà mai a raccontarla.

È per questo che tengo un diario di viaggio.
Non solo per segnarmi luoghi o idee da scrivere poi sul blog, ma per fermare le emozioni.
Quel sapore improvviso di un piatto delizioso, il sorriso gentile di uno sconosciuto, un pensiero sulla mia vita che sembrava dimenticato e invece… qualcosa me l’ha fatto riaffiorare.

Scrivere è questo: un modo per restare.
Per ricordare non solo dove sono stata, ma chi ero in quel preciso momento.

diario di viaggio quando viaggi da sola

Perché scrivere quando viaggi da sola

Scrivere mentre sei in viaggio non è un dovere. È un gesto semplice, come bere un bicchiere d’acqua. Ti disseta. Ti riporta al presente.
Quando sei sola, ogni pensiero ha più spazio. Ogni emozione fa più rumore e il diario diventa un modo per accoglierle, tutte. Senza filtri.

Ti aiuta a vedere davvero. A rallentare.
A non vivere tutto in corsa, come se dovessi sempre raccontarlo a qualcuno.
Nel diario, racconti a te.

È anche una forma di compagnia. Le pagine ti ascoltano e ti restituiscono uno sguardo più chiaro su ciò che stai vivendo e rileggerle, un giorno, ti sarà prezioso.

Da dove cominciare

Non serve avere un Moleskine (di cui sono fanatica) o la calligrafia perfetta.
Può essere un quaderno qualunque, oppure un file sul telefono se preferisci.
Ma ti consiglio la carta: scrivere a mano è un processo più lento, più al ritmo dei pensieri.
E poi… la carta resta. Nessuno rilegge davvero le note del cellulare.

Scrivi ogni volta che ti va. Al mattino presto, al tramonto, sul treno, al ristorante.
È anche un modo per affrontare eventuali momenti di disagio.
Anche solo dieci minuti. Anche solo tre righe.

Non preoccuparti se non hai niente di interessante da dire.
Scrivi comunque.
Scrivi quello che vedi. Come ti senti. Cosa hai mangiato.
Scrivi per esserci.

Cosa puoi scrivere

Se ti chiedi come scrivere un diario di viaggio, la risposta è semplice: come vuoi tu. Ma se hai bisogno di un punto di partenza… Qualsiasi cosa, ecco qualche spunto:

  • Dove sei, che ore sono, che tempo fa

  • Chi hai incontrato oggi

  • Una frase che ti ha colpita

  • Cosa ti ha fatto sorridere (o arrabbiare)

  • Un pensiero ricorrente

  • Il dettaglio che vuoi portare con te

A volte basta una parola per evocare tutto. Una sola.

Una pagina qualunque, da un mio viaggio vero

Mi sono svegliata tardi e ho perso l’autobus per Mdina. Poco male: ho deciso di andare a visitare la Concattedrale di San Giovanni.
Lungo il tragitto ho incontrato una signora con due borse pesanti. Mi sono offerta di aiutarla e lei ha accettato con il più bello dei sorrisi.
Quando siamo arrivate sotto casa, mi ha invitata a salire per un tè. Ho rifiutato, ringraziandola con gentilezza… ma dentro di me, dopo pochi minuti, mi sono pentita.
Al momento ho pensato di non voler disturbare, ma forse lei avrebbe avuto davvero piacere di un po’ di compagnia.
Spero di incrociarla ancora. La prossima volta, il tè lo offrirò io.
A volte, sono troppo precipitosa. Spero non ci sia rimasta male. Che cafona sono stata!

Scrivere un diario di viaggio per ricordare, per capire, per tornare

Chi impara a scrivere un diario di viaggio con costanza, scopre che anche i giorni più semplici hanno un valore nascosto.

Rileggere i diari anni dopo è come rivivere due volte.
Ma anche se non li rileggerai mai, avranno avuto un senso.
Perché scrivere è un modo per vivere più pienamente.
Per lasciare traccia. Per restare connessa a te stessa, mentre tutto intorno cambia.

E poi c’è quella cosa misteriosa che succede solo quando scrivi a mano:
i pensieri si srotolano, come se la penna li tirasse fuori uno ad uno.
A volte non sai bene cosa stai provando… finché non lo scrivi.
Ed è lì, in quel momento, che emerge la parte più vera di te.

Scrivere in viaggio non serve a diventare scrittrici.
Serve a diventare più presenti.

Il consiglio più dolce che ti posso dare:

Non aspettare la destinazione esotica.
Puoi iniziare il tuo diario anche oggi, sotto casa, con un caffè e qualche minuto di silenzio.
Scegli una pagina bianca. Scrivici il tuo nome.
Il tuo viaggio comincia da lì.

Tra le righe di un diario si nascondono pezzi di te che non sapevi di voler conservare.

Boa viagem sempre
Monica

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Direttrice editoriale e viaggiatrice solitaria.
Con Crackita per mano, racconto il mondo a passo lento e condivido itinerari per donne che viaggiano da sole.
Boa viagem sempre!

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