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Olá!
Ho pensato di portarvi a Lisboa, mia città natia, per un viaggio di tre giorni

Orio al Serio
Ho acquistato il biglietto aereo direttamente sul sito Ryanair due mesi fa e ho speso €120,00 (in bassa stagione costa molto meno: ho viaggiato con €40,00 ad ottobre, andata e ritorno).
Partendo da Brescia – città dove abito adesso – raggiungo Orio al Serio con l’autobus Autostradale, a mio parere servizio eccezionale e sempre puntuale. Senza intoppi arrivo in aeroporto.
Pronta per il decollo!
Il volo da Milano (BGY) a Lisbona, Portogallo (LIS) dura meno di 3 ore.
Mi rilasserò leggendo.
Ed eccola li, Lisbona, capitale del Portogallo! Sette colline che si specchiano nelle acque del fiume Tago (Tejo) che, dopo aver attraversato tutto il paese si fonde per sempre con l’Oceano Atlantico.
Il porto fluviale di Lisbona ha avuto un ruolo da protagonista sin dai tempi remoti, vari popoli del Mediterraneo arrivarono qui attratti dalle possibilità commerciali offerte dalla posizione privilegiata, i Fenici furono uno di questi che, nel 800 a.C. fondarono Alis Ubbo o Olissopo, da cui deriva l’attuale nome Lisboa.

Aeroporto da Portela – Lisboa
Aeroporto di Lisboa- Portela – Benvenuti a Lisbona – aspetto la valigia e sono pronta.
Taxi?
Vi sembrerà strano, ma il servizio taxi di Lisbona con è affatto caro. Lo scelgo per raggiungere il centro dall’aeroporto e mi costerà €12.35
Qui trovate altre informazioni su come muovervi a Lisbona
Primo Giorno
Belém
Prendete il tram 15E in Praça da Figueira – in centro, raggiungibile in metropolitana, fermata Rossio – Vi ho evidenziato la fermata del tram, vedete? In basso a destra colorata di giallo.
Godetevi il viaggio di 35 minuti e scendete al Monastero dei Jeronimos
Come prima cosa, una bella colazione: devo obbligatoriamente fermarmi ai Pasteis de Belém!
Pasteis de Belém
All’inizio del XIX secolo esisteva in questo luogo una raffinazione di canna da zucchero con annesso negozietto di articoli vari. Come conseguenza della rivoluzione liberale avvenuta nel 1820, nel 1834 tutti i monasteri del Portogallo furono chiusi e il clero insieme ai lavoratori espulsi.
Nel tentativo di sopravvivere, qualcuno del monastero si mise a vendere, in questa struttura, dei pasticcini che vennero velocemente soprannominati: “Pastéis de Belém“.
Se vedete una lunga coda non vi spaventate, vi insegno un trucchetto: entrate, sedetevi e presto verrete serviti!
Ignari, tutti si mettono in coda, ma questa serve solo per il servizio al banco!
Comodamente seduti al tavolo, potete ordinare dei pasteis da portare via in confezioni da 6 unità.
Mosteiro dos Jerónimos

Il monastero di Jeronimos (Geronimiti) è stato classificato come “Patrimonio culturale di tutta l’umanità” dall’UNESCO nel 1983.
Principale esempio di architettura manuelina, questo monastero è il più notevole complesso monastico portoghese del suo tempo e una delle principali chiese d’Europa.
La sua costruzione iniziò, per iniziativa del re Manuel I, all’alba del XVI secolo e si estese per cento anni.
l’Infante Dom Henrique, nel 1452, aveva li fatto costruire l’Eremo di Santa Maria de Belém, e in quella chiesa, grandi navigatori come Pedro Álvares Cabral, Vasco da Gama e altri, vegliarono prima di partire per i loro grandi viaggi in mare.
Nel 1496, prima della scoperta della rotta marittima verso l’India da parte di Vasco da Gama, D. Manuel I chiese alla Santa Sede di avere il permesso di erigere un grande monastero al posto del vecchio eremo dell’Ordine di Cristo all’ingresso di Lisbona, vicino alle rive del Tago.
Donato poi ai monaci dell’Ordine di San Girolamo, è ora comunemente noto come Monastero di Jerónimos.
Clikate qui per una visita virtuale

Mosteiro dos Jeronimos

Museu Nacional de Arqueologia de Lisboa
Nell’ala est del Monastero di Jerónimos, precedentemente occupato dalle camere dei monaci, si trova Il Museo Nazionale di Archeologia di Lisbona
In fondo al piazzale del Museo di Archeologia si trova il Planetário Caloust Gulbenkian. Li dentro vengono svelati i misteri del cosmo e puoi goderti un viaggio virtuale tra i pianeti, una visita alla Luna, seguita da una spedizione nella regione polare. Inoltre, il planetario presenta interessanti documenti audiovisivi sulle eclissi lunari e solari, il movimento delle stelle e il sistema solare, e altro ancora.
Adoro quel posto! Sbirciate qui

Museo da Marinha
Di fianco al Planetario si trova museo della Marina: Museo da Marinha, il luogo migliore per rivivere il glorioso passato del Portogallo. Le sale del museo ripercorrono le grandi avventure di marinai ed esploratori che con le loro scoperte ampliarono gli orizzonti del mondo.
Museo da Marinha
Prossima fermata: Torre de Belém
La linea ferroviaria e la Av. da India costituiscono una barriera insormontabile per coloro che vogliono accedere dal Monastero dei Jerónimos alla Torre de Belém o viceversa – è necessario utilizzate un sovrappassaggio. Per il monumento alle scoperte invece ci si può servire dal passaggio sotterraneo.
Guardate la foto sotto:
Ponte cavalcavia
Sottopassaggio
Scelgo di utilizzare il cavalcavia e… che ne dite, ci riposiamo per un momento ?
Mi fermo alla Confeitaria Nacional Belém, un localino in riva al Tago, senza pretese, dove assaporare lo spirito portoghese. Ordino al banco e mi siedo fuori, avendo di fronte la Torre de Belém.
Un Pastél de Bacalhau (polpeta di merluzzo) um Rissól de Camarão (raviolone di gamberi) e una imperial (cosi si chiama le birra piccola alla spina) Sagres, che è la più amata birra nazionale.
Torre de Belém
La Torre di Belém (originariamente Torre de São Vicente) è una delle maggiori attrazioni turistiche del Portogallo e il più grande simbolo architettonico del paese.
Insieme al Monastero di Jeronimos e al Monumento delle Scoperte forma il trio più visitato del paese.
Classificato come sito del patrimonio mondiale dall’UNESCO dal 1983, è stato eletto una delle sette meraviglie del Portogallo il 7 luglio 2007.
La Torre de Belém si trova sulla riva destra del fiume Tago, dove un tempo esisteva la spiaggia di Belém. In origine la torre era circondata dall’acqua, ma nel corso dei secoli è stata avvolta della spiaggia, incorporandosi infine alla terraferma.
E’ un’icona dell’architettura del regno di Manuele I del Portogallo.
La Torre de São Vicente appartiene alla formazione difensiva del bacino del Tago, eretta da João II del Portogallo nel 1514, composta a sud dalla torre di São Sebastião da Caparica (1481) e a ovest dalla Torre di Santo António de Cascais (1488).
Nel corso del tempo la torre perse la funzione difensiva e gli antichi depositi di esplosivi lasciarono il posto alle segrete. Nei quattro piani della torre, rimangono la Sala del Governatore, la Sala dei Re, la Sala per le Udienze e, infine, la cappella con le sue caratteristiche volte cinquecentesche.
Il monumento riflette influenze islamiche e orientali, che caratterizzano lo stile Manuelino. Implicito è anche il nazionalismo, poiché è tutto circondato da decorazioni dello stemma del Portogallo, incluse iscrizioni di croci dell’Ordine di Cristo nelle finestre del bastione.
L’ultima domenica del mese l’ingresso è gratuito.
Per informazioni riguardo orario e prezzo potete visitare il sito web della Torre.
Sul pavimento vicino alle torre trovo una poesia di Fernando Pessoa:
Onda che, arrotolata, torni,
Piccola, al mare che ti ha portato
E nel ritirarti ti frastorni
Come se il mare niente fosse,Perché porti con te?
Solo la tua cessazione,
E, nel tornare al mare antico,
Non porti il mio cuore?
Poco distante della Torre de Belém c’è un’altro monumento che dobbiamo visitare:
Padrão dos Descobrimentos
Si rimane colpiti dal pavimento in marmo, di fronte al monumento, dove è rappresentata una rosa dei venti di 50 metri di diametro, disegnata dall’architetto Luis Cristino da Silva e offerta dal Sudafrica nel 1960.
Al centro è raffigurato un planisfero largo 14 m, decorato con elementi vegetali, rose dei venti, buffoni, una sirena, un pesce fantastico e Nettuno con tridente e tromba montato su un essere marino. Date, navi e caravelle segnano le principali rotte dell’espansione portoghese, tra il XV e il XVI secolo
Il monumento originale, in materiali deperibili, fu eretto nel 1940 in occasione dell’esposizione mondiale portoghese per onorare le figure storiche coinvolte nelle scoperte portoghesi.
L’attuale replica in cemento e pietra è stata inaugurata nel 1960.
Prezzi e orari qui
Prendo l’ascensore che porta in cima al monumento e guardate che vista!
Da qui si vede perfettamente il meraviglioso Monastero dei Jeronimos e, a sinistra il CCB – Centro culturale de Belém che ospita una collezione d’arte moderna importante. L’ingresso è libero!
Mozzafiato la vista da qua su, vero? Dietro a me il ponte 25 d’Aprile
Per oggi mi fermo qui.
E’ stata una giornata piena e è ormai ora di cena. A tale proposito avrei un’idea: Proprio qui di fianco c’è un ristorante dove si mangia marisco (frutti di mare) : Cervejaria Portugália.
Una curiosità: in Portogallo, nelle cervejarias – letteralmente birrerie – oltre che bere birra, ovviamente, si mangiano frutti di mare e altre stuzzicherie.
Secondo Giorno
Elétrico 28
Elétrico 28
Dalla piazza del Rossio – con omonima fermata della metropolitana – imbocco Rua Augusta.
La Rua Augusta è una via pedonale, spesso ritrovo di artisti di strada, artigiani e venditori ambulanti. E’ una delle strade più importanti a livello commerciale dove si trovano diversi negozi dei più noti marchi internazionali.
In fondo alla via troviamo l’ Arco da Rua Augusta, un arco trionfale basato su un progetto di Eugénio dos Santos. La sua costruzione fu pianificata nel 1759, al momento della ricostruzione Pombalina, dopo il terribile terremoto del 1755, che distrusse il centro di Lisbona, ma i lavori furono completati solo nel 1873.
Usando un ascensore al suo interno e due rampe di scale ripide è possibile, da qualche anno, raggiungere il belvedere in cima all’Arco per 2,50 euro.
Arco da Rua Augusta

Praça do Comercio – Terreiro do Paço
La Praça do Comercio, ex Terreiro do Paço, affacciata sul fiume Tago, è una delle piazze più grandi d’Europa, con circa 36.000 m² (180m x 200m).
Per circa due secoli qui c’era il Palazzo Reale, nella cui biblioteca erano conservati 70 mila volumi e centinaia di opere d’arte, tra cui tele di Tiziano, Rubens e Correggio. Purtroppo tutto è andato distrutto dal terremoto del 1755.
Oggi gli edifici circondanti sono parzialmente occupati da alcuni dipartimenti governativi e, al piano terra, da ristoranti e bar.
Nel centro della piazza, si può vedere la statua equestre di D. José, eretta nel 1775 da Joaquim Machado de Castro, il principale scultore portoghese del XVIII secolo.
L’area serviva da parcheggio fino agli anni ’90 ma oggi, questo vasto spazio, viene utilizzato per eventi culturali e spettacoli.
Café Restaurante Martinho da Arcada
In piazza si trova il famoso Café Martinho da Arcada, il più antico di Lisboa (ha compiuto 235 anni), uno dei preferiti di Fernando Pessoa.
Poso approfittare per fare colazione!
Rua Augusta
Torno ora indietro sui miei passi: ripasso sotto l’arco della Rua Augusta, ripercorro la via pedonale fino alla Rua da Conceição (la terza via che incrocio), svolto a sinistra e proseguo finché non trovo la fermata del tram 28. Non importa in che direzione lo prendo, l’idea è quella di fare il giro completo poiché, dalle finestre di questo pittoresco mezzo di trasporto, potrò apprezzare gran parte del patrimonio storico e naturale di Lisbona.
Se non avete scelto di fare la card Viva Viajem o la Lisboa Card di cui ho parlato qui allora vi suggerisco il biglietto giornaliero Carris / Metro che costa € 6,00. Il biglietto dura 24 ore (se ad esempio lo convalidate alle 9 del mattino di oggi, potette utilizzarlo fino alle 9 di domattina).
I tram arrivarono dagli Stati Uniti all’inizio del XX secolo per sostituire le vecchie carrozze trainate da cavalli, che all’epoca erano il principale mezzo di trasporto in Portogallo. La linea 28 è stata inaugurata nel 1913.
Percorso – Tram 28
Il tram 28 parte da Martim Moniz e termina a Campo de Ourique, nel Cimiterio dos Prazeres. Tuttavia, dato che è molto frequentato, ci sono tram che realizzano percorsi più piccoli, tra Graça e Estrela.
Consultando gli orari sul sito della Carris, vedo che l’intervallo di passaggio è di circa 10 minuti, ciò mi permetterà di scendere ad osservare più attentamente qualunque cosa mi attragga lungo il tragitto.

Académia Belas Artes de Lisboa
Da Rua da Conceição decido di salire sul tram diretto a Campo de Ourique (Prazeres)
La strada si fa subito ripida, passa accanto alla Accademie delle Belle Arti e arriva al Chiado, uno dei quartieri più cosmopoliti e storici della città, tra il Bairro Alto e Baixa.

“To be on not to be…” Teatro Nacional de São Carlos
Una novità mondiale dal 2012: Approssimativamente di un metro quadrato, il codice QR inserito nella calçada portoghese (marciapiede) tra la libreria Sá da Costa e il negozio Paris em Lisboa, in prossimità dell’incrocio delle Rua Garrett e Serpa Pinto fa accedere alle informazioni turistiche.
Clikate qui per l’interessante video della realizzazione

QR code
Qui possiamo trovare teatri (Teatro Nazionale di São Carlos e di São Luiz), negozi di design, gallerie d’arte, ristoranti, caffè (lo storico Café Brazileira con la famosa statua del poeta Fernando Pessoa), librerie, l’ascensore Bica e il belvedere de Santa Catarina.
Cafè Brazileira – Statua di Fernando Pessoa

Elevador da Bica
Miradouro de Santa Catarina
Il tram scende adesso per la Calçada do Combro, passando per l’Assemblea della Repubblica (l’abbiamo vista nel film “la Casa degli Spiriti”)
Assembleia da Republica
Sale ora verso Estrela, passando così accanto al magnifico giardino, pieno di torreggianti dragoni e alberi di jacaranda.
Potrei fare una sosta qui e visitare la maestosa Basilica da Estrela, una delle più brillanti realizzazioni del tardo barocco in Portogallo. (Ingresso gratuito)

Basilica da Estrela
Proseguo il mio viaggio e passo davanti alla chiesa Santo Condestável, costruita in stile neogotico in onore del Conestabile D. Nuno Álvares Pereira (1360-1431), progettata dall’architetto portoghese Vasco Regaleira e inaugurata il 14 agosto 1951.
Arrivo quindi al capolinea, al Cimitério dos Prazeres.
Un cimitero monumentale costruito il 1833, dopo che la città di Lisbona fu colpita da una violenta epidemia di colera: 12 ettari, tagliati da innumerevoli vie fiancheggiate da alti cipressi – Un luogo dove regna il silenzio e la quiete, che invita alla contemplazione di tutte quelle costruzioni che raccontano il passato di chi se ne è andato per sempre e di chi è rimasto con il dolore.
“La fede tiene insieme coloro che la Morte separa” recita la frase incisa su una lapide.
Sulla via del ritorno, all’interno della carrozza di legno del mio “Giallo” 28, proseguo il viaggio verso la parte orientale della città. Tra dossi e discese ripasso dal punto da dove sono partita e salgo sulla collina di Alfama.
Passata la Chiesa della Maddalena mi si presenta di fronte la Sé de Lisboa, monumentale Cattedrale del XII secolo, costruita sull’antica moschea musulmana della città. Le visite sono a pagamento: chiostro e tesoro € 4,00

Sé de Lisboa
Il vecchio tram continua la ripida salita, passando dal Miradouro de Santa Luzia a dal Largo das Portas do Sol, da dove posso godere di una delle viste più belle che Lisbona ha da offrire.

Miradouro de Santa Luzia

Azulejos no Miradouro de Santa Luzia

Portas do Sol

Portas do Sol
Entro ora nel vecchio e stretto quartiere di Alfama, luogo di nascita del Fado groviglio di strade labirintiche, dimenticate dal tempo.
Il trionfante 28 continua la sua scalata per la Calçada São Vicente, arrivando a Voz Do Operaio:
Se vi trovate a compiere questo viaggio di sabato o di martedì mattina, scendete qui e andate a curiosare al mercatino delle pulci Feira da Ladra. L’accesso è piuttosto nascosto, alla sinistra del Monastero di São Vicente.
Mosteiro São Vincente

Da google Maps segnaletica stradale che indica la fiera

Feira da Ladra
Infine, raggiungo il luminoso Largo da Graça, arroccato sulla collina più alta di Lisbona.
Non posso non visitare il Miradouro da Graça e Senhora do Monte e… già che ci sono, mi prendo un caffè!
Miradouro da Graça

Vista dal Miradouro da Graça
Posso ora prendere congedo dal mio amico 28 e tornare a piedi alla Baixa. Approfitto della vicinanza per visitare il Castelo di São Jorge e lasciarmi sorprendere dalla vista panoramica sulla valle di Lisbona e sul fiume Tejo.
guardate qui per orari e prezzo

Castelo de São Jorge

interno Castelo São Jorge

vista dal Castelo di São Jorge
Prima di rientrare, mentre scendo per Rua Bartolomeu de Gusmão, mi fermo qui, al nº 11-13, per un buon bicchiere di vino nazionale.
Il Wine Bar do Castelo è una tranquilla enoteca dove trovo oltre 150 vini portoghesi al bicchiere, oltre a specialità da gourmet quali carni affumicate, formaggi, olive e altri gustosi contorni.
Terzo giorno
Parque das Nações
Oggi mi sposto nella parte più moderna di Lisbona dove, nella zona est della città, lungo l’estuario del Tejo, sorge il Parque das Nações
Prendo la linea rossa della metropolitana e scendo alla fermata Oriente.
Gare do Oriente
La moderna stazione Gare do Oriente in cui affluiscono il traffico ferroviario, autobus di linea e metro è opera dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Il disegno dei supporti metallici della copertura del recinto, di acciaio e vetro, ricordano i rami dei tanti alberi presenti a Lisbona.
In occasione della EXPO del 1998 è stato realizzato questo ambizioso piano urbanistico che ha radicalmente trasformato la fisionomia della zona. Difatti, per realizzarlo, sono stati demoliti una raffineria, un mattatoio, una discarica e vari magazzini militari che hanno lasciato spazio a questo spettacolare quartiere residenziale.
Numerosi e talentuosi architetti hanno dato un prezioso contributo nel rendendo il Parco delle Nazioni ammirevole dal punto di vista architettonico e urbanistico, qui l’architettura e l’arte si uniscono alla natura creando una zona di svago davvero speciale e unica.
- Pavilhão de Portugal
Pavilhão de Portugal – L’edificio ha una grande piazza coperta da una imponente placca in calcestruzzo precompresso, da un progetto di Álvaro Siza Vieira che si basa sull’idea di un foglio di carta appoggiato a due mattoni.
Oceanário de Lisboa
Da non perdere è l’Oceanário de Lisboa, considerato il miglior acquario del mondo da TripAdvisor nel 2017.
Con una superficie totale di ventimila metri quadrati, l’Oceanário ha circa 7.500.000 litri d’acqua (divisi tra più di 30 acquari) e ottomila organismi, tra animali e piante, di cinquecento specie diverse.
All’interno, l’attrazione principale è l’acquario centrale con 5 milioni di litri, che rappresenta l’Oceano Globale, in cui coesistono diverse specie di pesci come gli squali, barracuda, razze, tonno e piccoli pesci tropicali. Degni di nota sono anche i quattro diversi acquari che rappresentano, per la sua ricchezza naturale in termini di flora e fauna, gli habitat marini il Nord Atlantico, l’Oceano del Sud, il Pacifico e l’Oceano Indiano – separati dall’acquario centrale da grandi pannelli in acrilico posizionati strategicamente creando l’illusione di un unico acquario.

Odi e Kasi
… confesso… mi sono innamorata di loro, Odi e Kasi, due lontre-marine provenienti dalla’Alaska

Vasco
La mascotte scelta dall’Oceanário de Lisboa è Vasco, in riferimento al navigatore portoghese Vasco da Gama

Marina Parque das Nações
Approfittando della sua posizione geografica, il Parco è anche orgoglioso del suo moderno porto turistico Marinha Parque das Nações con 600 posti barca, nonché infrastrutture, preparate per ospitare eventi importanti dell’attività nautica.
Ammiro un’ultima meraviglia:
Vasco da Gama, il ponte che con i suoi 16 km di lunghezza, di cui 13 sulle acque del Tago, è il più lungo al mondo.
La sua bellezza mi emoziona…
Bene amici, i tre giorni sono giunti al termine ma… se avete ancora un po di tempo, ecco altre cose da fare e da vedere a Lisboa
A presto.
m.s.
Se avete domande e suggerimenti scrivetemi nei commenti
Ciao dalla Vostra Crackita!
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